mostra d’arte di
CIRO INDELLICATI
in questa mostra Ciro Indellicati espone una serie di dipinti e alcune fotografie rielaborate manualmente da diapositive, sintesi del suo percorso artistico.
Polisèmica
Ogni
creatura del mondo
è come
un libro o un quadro
per
noi, e uno specchio;
della
nostra vita, della nostra morte
della
nostra condizione, della nostra sorte
è
un segno fedele.
Alano di Lilla (XII secolo)
Si va
controcorrente. Ancora. Sempre. Ciro Indellicati è, del resto, un orientale.
Nella mente, nello spirito e anche nel corpo. Lo muove un passo tardo e lento. Misurato, potremmo dire.
Ma è nel linguaggio e nella sintassi spezzata che l'artista tradisce la ricerca
continua, nervosa, quasi, di espressioni sempre più adatte e vicine al concetto da esprimere. Vi è, in definitiva, una
spiccata componente greca nei modi di Ciro Indellicati: un bizantinismo capace
anche di ironia e di puntuto eloquio, lontani, tuttavia, dalla retorica e da
qualsivoglia saccente perentorietà. Si va controcorrente. Sì, poiché
l'astrattismo di Ciro Indellicati apre di nuovo la piaga della comprensione
dell'opera d'arte: che cosa è? Che cosa significa? Qui l'imitazione della natura
non c'è, come pure la prospettiva, l'anatomia o l'atmosfera. Qui non ci sono
rapporti esteriori con la parti del quadro. Le tele di Ciro Indellicati devono
semplicemente agire sull'osservatore.
Possiamo osare alcune considerazioni, questo è certo, ma senza presunzioni o
dogmatismi. Il nero. È una profonda risonanza interiore entro la quale vi è la
riflessione di un uomo, ma anche (e forse più narrativamente) quella di Dio. Da
qui i segni grafici come bisogno di materializzazione del pensiero. Con Dio è
la creazione. Con l'uomo è il progetto, la coscienza. Ciro Indellicati scuote
le tele per ricomporre un caos terribile, mostra l'entropia e la doma fino a
punti di raggiunta armonia: l'oro squarcia la tela, il disordine diviene
geometria, le dissonanze mutano in melodie. La trasformazione del nulla in
qualcosa è anche la maturazione dello spirito e della coscienza. Il blu è la dimensione
divina. Il verde è la dimensione terrena. Non c'è contrasto. Tutto è puro e
sacro nell'infinità delle creazioni e del sempiterno giro delle rote celesti.
Massimo
Rossi
Inaugurazione – Venerdì 30 Settembre ore 20.00 - Spazio Espositivo Palazzo Passi Villongo
Venerdì 30 Settembre alle ore 20.00, presso lo Spazio Espositivo di Palazzo Passi di Villongo sarà presentata al pubblico, la mostra personale dell’artista CIRO INDELLICATI dal titolo Polisèmica.
La La mostra gode del patrocinio del Comune di Villongo - Assessorato alla Cultura e dell’Unità Pastorale di Villongo - Palazzo Passi.
All’inaugurazione interverranno la Dr.ssa Ori Belometti Sindaco del Comune di Villongo, il prof. Giorgio Brescianini Assessore alla Cultura, don Cristoforo Vescovi Parroco di Villongo e il curatore della mostra prof. Massimo Rossi
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